Motivazioni

I cosiddetti “poster motivazionali” mi hanno sempre fatto ridere, anzi doppiamente ridere, la prima volta per i dipendenti che magari ci credono e li prendono sul serio (spero siano pochi, o nessuno), la seconda, con maggiore gusto, per i capi che, pur sapendo che sono delle baggianate, mostrano di voler esercitare un impotente “potere” psicologico che almeno tira su il morale a quelli che la pensano come me. In genere dopo la doppia risata comunque li considero come quello che sono, un’americanata bella e buona, e considero chi lo ha appeso come quello che è, un americanato bello e buono.

Naturalmente anche i Peanuts, con somma gioia del portafogli della famiglia Schulz, sono stati utilizzati per questo genere di poster…


Peccato che Charlie Brown non sia MAI, e sottolineo MAI, riuscito a calciare il pallone tenuto da Lucy…e nel vano tentativo di farlo lo abbia sempre preso in quel posto.


Peccato che Woodstock sia stato spiaccicato centinaia di volte da quel pallone, e a meno che di Woodstock non ce ne fossero 100+1, quel poster dovrebbe essere messo nel paradiso degli uccelli


Peccato che senza Snoopy tutti quegli uccelli, fatti 100 metri, fossero completamente senza orientamento. E peccato anche che Snoopy stesso, il “leader”, senza il padrone dalla testa tonda, non fosse assolutamente in grado di procurarsi nemmeno un croccantino…


Come come come? Dobbiamo raggiungere i nostri “obiettivi” come un cane insegue una palla? O magari inconsciamente lo facciamo già? Più che altro come vedo fare da molti gatti quando li si chiama per attirarli con un “miciomiciomicio”…risponderei, voltando le spalle…”Mavacagà!”


Peccato che, almeno per quanto mi riguarda, dei 4 uccelli 2 siano leccaculo a tempo indeterminato, 1 leccaculo precario ed io (l’ultimo, naturalmente), più preoccupato dell’altezza che del raggiungimento della “cima”, sia a serio rischio di “taglio della corda”…complimenti, gran bel “lavoro di gruppo”!


Su questa in fondo non sono in disaccordo in linea di principio…riesco a nascondere abbastanza bene il mio completo disinteresse per le piccole felicità altrui

In inglese “to make a splash” significa “fare colpo, attrarre l’attenzione, fare impressione”…capisco quando si è FUORI dall’ufficio, che so, con le ragazze (ma c’è qualcuno che ha un poster motivazionale del genere in casa ?!?), ma in ufficio sarebbe di fatto la “legalizzazione” del leccaculismo! Vabbè, rimane spesso (come nel mio caso) un segreto di Pulcinella…”Vieni a lavorare il sabato?” “No, perchè?” “Perchè NOI il sabato lavoriamo” “Io invece ho di meglio da fare. Nulla”

Mafalda, o del rifiuto (1969)

Nel 1969 Umberto Eco, che allora dirigeva per i tipi di Bompiani la collana Amletica leggera, fa acquistare all’editore i diritti di Mafalda e ne pubblica il primo libro “Mafalda la contestataria” per il quale scrive una presentazione dal titolo “Mafalda o del rifiuto”.
Il testo contiene un breve paragone coi Peanuts, o meglio con Charlie Brown, e per questo lo cito più che volentieri (oltretutto sto approfondendo Mafalda solo ora, l’avessi saputo prima che andiamo d’accordo su moltissime cose…)

“Mafalda non è soltanto un nuovo personaggio del fumetto: è forse il personaggio degli anni settanta. Se si è usato per definirlo, l’aggettivo di “Contestataria”, non è per uniformarsi alla moda dell’anticonformismo a tutti i costi: Mafalda è veramente una eroina “arrabbiata” che rifiuta il mondo così com’è. Per capire Mafalda è necessario stabilire un parallelo con l’altro grande personaggio alla cui influenza essa evidentemeente non si sottrae: Charlie Brown. Charlie Brown è nordamericano, Mafalda è sudamericana (il suo autore, Quino è argentino, e il personaggio appare da tempo sulla stampa argentina). Charlie Brown appartiene a un paese prospero, a una società opulenta in cui cerca disperatamente di integrarsi mendicando solidarietà e felicità; Mafalda appartiene a un paese denso di contrasti sociali, che tuttavia non chiederebbe di meglio, che integrarla e renderla felice, salvo che Mafalda si rifiuta, respingendo ogni avance. Charlie Brown vive in un suo universo infantile dal quale, rigorosamente, gli adulti sono esclusi (salvo che i bambini aspirano a comportarsi come adulti); Mafalda vive in una continua dialettica col mondo adulto, che non stima, non rispetta, avversa, umilia e respinge, rivendicando il suo diritto a rimanese una bambina che non vuole gestire un universo adulterato dai genitori. Charlie Brown ha letto evidentemente i revisionisti freudiani e va alla ricerca di un’armonia perduta; Mafalda ha letto probabilmente il “Che”. In verità Mafalda ha le idee confuse in fatto di politica, non riesce a capire che cosa succeda nel Vietnam, non sa perché esistano i poveri, diffida dello stato, ma è preoccupata per la presenza dei cinesi. Una sola cosa sa con chiarezza: non è contenta.
Intorno a lei, una piccola corte di personaggi molto più “unidimensionali”: Manolito, chierichetto integrato di un capitalismo di quartiere, che sa con certezza che il valore primario, al mondo, è il denaro; Felipe, sognatore tranquillo; Susanita, beatamente ammalata di mammismo, torpida dei suoi sogni piccolo-borghesi. E poi i genitori di Mafalda, che già farebbero fatica ad accettare la routine quotidiana (ricorrendo al palliativo farmaceutico del Nervocalm), sopraffatti per soprammercato dal tremendo destino che li ha voluti custodi della Contestataria…..
L’universo di Mafalda non è solo quello di un’America Latina nelle sue zone metropolitane ed evolute; ma è in generale un universo latino, per molti aspetti, e questo fa sì che Mafalda ci appaia più comprensibile di tanti personaggi del fumetto statunitense; infine, Mafalda è in ogni caso un “eroe del nostro tempo”, e non sembri questa una qualifica esagerata per il piccolo personaggio di carta e fumo che Quino ci propone. Nessuno ormai nega che il fumetto sia (quando raggiunge alti livelli di qualità) una spia del costume: e in Mafalda si riflettono le tendenze di una gioventù irrequieta, che qui assumono l’aspetto paradossale di un dissenso infantile, di un eczema psicologico da reazione ai mass media, di un’orticaria morale da logica dei blocchi, di un’asma intellettuale da fungo atomico. Siccome i nostri figli si avviano a diventare – per nostra scelta – tante Mafalde, non sarà allora imprudente trattare Mafalda col rispetto che merita un personaggio reale.”

Non siamo soli in questo sconfinato universo

Scopro che da ben più di 2 anni esiste una forma di vita simile alla mia nel cyberspazio. Tra l’altro, guarda che piacevole coincidenza, siamo praticamente coetanei (primo post 31 Luglio 2005 io, primo post 6 Agosto 2005 lei). Stessa dichiarata ragion d’essere, ovvero commentare i nostri umori attraverso la sensibilità e la profondità delle strisce dei Peanuts.
Forse, a differenza di Charlie Brown, in questo momento mi sento un po’ meno solo…

Super-peanuts

Alla luna

Avevo una gran voglia di dedicare una striscia all’eclisse, e mentre ne cercavo una “dei Peanuts” mi sono imbattuto in questa di Calvin, che come molte tavole domenicali di Watterson più che una striscia è un’opera d’arte.

Snoopy vs. Red Baron

In effetti mi avevano un po’ incuriosito le immagini in 3D presenti sul sito ufficiale dei Peanuts, ma non avevo approfondito la cosa…scopro ora che è in uscita (verificherò sul mulo ) un videogame con protagonista Snoopy impegnato nella sua battaglia contro il Barone Rosso…intanto posto qualche screenshot




Edit: sul mulo c’è  Al prima possibile una dettagliata recensione

Edit2: eccola…sarà che ormai non so più giocare al computer (tant’è che quella c***o di scheda grafica comprata in Giappone ogni tanto si dimentica di far ruotare la ventolina freezandomi il pc ), ma al decimo combattimento perso 3 a 0 ho rinunciato a giocarci

C’è sempre una prima volta

Una breve cronologia di alcuni eventi che hanno cambiato per sempre la storia…dei Peanuts.
(per il testo ho fatto riferimento a http://guide.dada.net/peanuts/storia/)

 
   1950 – Il 2 ottobre, su sette quotidiani statunitensi, appare la prima striscia dei Peanuts.
 1950 – Il 4 ottobre fa la sua prima apparizione Snoopy.   
   1950 – Il 21 dicembre Charlie Brown indossa per la prima volta la sua maglietta con la greca.
 1951 – Il 30 maggio Schroeder esordisce sulle strisce dei Peanuts.  
   1952 – United Feature Syndicate aggiunge una tavola domenicale alle sue strisce giornaliere; esce il primo libro che raccoglie strisce di Peanuts già pubblicate.
  1952 – Il 3 marzo debutta Lucy.  
    1952 – Il 19 settembre sulle strisce dei Peanuts debutta Linus.
 1952 – Il 16 novembre Lucy per la prima volta toglie da sotto i piedi di Charlie Brown il pallone da football mentre lui sta per calciarlo.  
  

  1952 – Il 3 dicembre Charlie Brown viene chiamato per la prima volta Tiramolla.
 1953 – Il 6 aprile per la prima volta una palla da baseball colpisce Charlie Brown facendogli volare il cappello.  
 
  1954 – Il 16 febbraio Lucy per la prima volta strapazza Linus.
 1954 – Il primo giugno fa il suo debutto la coperta di Linus.  
    1954 – Il 13 luglio appare per la prima volta Pig Pen.
 1955 – Il 25 marzo Snoopy per la prima volta sottrae la coperta a Linus  
  

 

 
 
  1955 – Il 31 maggio viene lavata per la prima volta la coperta di Linus
1956 – Il 12 aprile l’albero mangia-aquiloni mangia il primo aquilone di Charlie Brown
    1957 – Il 12 aprile Snoopy gioca a baseball per la prima volta nella squadra di Charlie Brown
1957 – Il 14 ottobre Linus cerca di rinunciare per la prima volta alla sua coperta.
   
1958 – Il 12 dicembre Snoopy tenta di dormire per la prima volta sul tetto della sua cuccia.
1959 – Il 23 agosto Sally debutta, neonata, sulle strisce dei Peanuts.  
1960 – L’11 marzo viene rivelato che il padre di Charlie Brown fa il barbiere.
1960 – Il 23 agosto Sally si innamora di Linus.

  1961 – Il 19 novembre Charlie Brown, per la prima volta, vede la ragazzina dai capelli rossi.
1962 – Il 5 settembre è il primo giorno di scuola di Sally.

1965 – Il 12 luglio Snoopy comincia a scrivere il suo romanzo “Era una notte buia e tempestosa”.
1966 – Il 24 agosto Piperita Patty chiama Charlie Brown Ciccio per la prima volta.
  1967 – Il 4 aprile debutta sulle strisce un uccellino che somiglia parecchio a Woodstock.
1968 – L’8 aprile Snoopy debutta come professionista del golf.
  1968 – Il 18 giugno Piperita Patty e Marcie si incontrano per la prima volta.
1968 – Il 31 luglio debutta Franklin sulle strisce dei Peanuts.  

1969 – L’11 novembre Snoopy festeggia per la prima volta la giornata del veterano.
1970 – L’11 giugno Snoopy esordisce come tennista di fama mondiale.
1971 – Il 20 luglio Marcie chiama per la prima volta “CAPO” Piperita Patty.
1973 – Il 18 gennaio Piperita Patty prende la sua prima insufficienza a scuola.
  1973 – Il 26 marzo Replica (Rerun) debutta tra i Peanuts.
1974 – Il 21 gennaio Replica (Rerun) rischia per la prima volta la vita sul seggiolino della biciletta di sua mamma.
  1975 – Il 13 aprile debutta Spike.
1977 – Il 27 gennaio Sally per la prima volta chiama Linus “Il mio dolce Babboo”.
1979 – Il 28 giugno l’asso della prima guerra mondiale (Snoopy) per la prima volta si intrattiene con la “cute little French girl” (Marcie).
1980 – Il 7 gennaio per la prima volta Piperita Patty a scuola dà una risposta corretta.
1985 – Il 4 novembre Sally comincia a scrutare il cielo in cerca della cometa di Halley.
1989 – Il 24 gennaio debutta Olaf.  
1990 – Il 24 settembre Pig Pen si candida alle elezioni di capoclasse.
  1993 – Il 30 marzo Charlie Brown, per la prima volta in 43 anni, batte un “home run” a baseball.
1993 – Il 6 agosto Sally scopre che la sua famiglia è “famosa” perché il loro nome compare sull’elenco telefonico.
1994 – Il 21 aprile Lucy prende al volo la sua prima palla.

Baseball che passione

Sempre dalla FAQ:

La squadra di baseball “ufficiale” di Charlie Brown

Il baseball è la vita per Charlie Brown. Anzi, come citato in una striscia che ho pure pubblicato, è una metafora della vita (per fortuna che non è la vita stessa, come sottolinea sollevato Charlie). E’ l’allenatore della sua squadra, pur non avendone il carisma, è l’unico che rimane in campo anche quando piove o nevica, ma come lanciatore è veramente una frana (le sue palle, lente e unicamente diritte, vengono colpite dagli avversari con una facilità disarmante) ma anche quando è di turno in battuta lascia molto a desiderare.
Comunque negli anni ha saputo costruire e mantenere una squadra di baseball piuttosto affiatata (anche se, quanto a bravura, leggermente sotto la media ) che non si scompone troppo nemmeno quando perde “centinaia” a zero. Prima di tutto, qualche nota sui ruoli (difensivi) del baseball: per il dettaglio, si può tranquillamente guardare la wikipedia. Ecco un disegno e la legenda:

Lanciatore (L)
Ricevitore (R)
Prima base (1B)
Seconda base (2B)
Terza base (3B)
Interbase (IB)
Esterno sinistro (ES)
Esterno centro (EC)
Esterno destro (ED)

Lanciatore (e allenatore) [Pitcher (and Manager)]:  Charlie Brown


Ricevitore [Catcher]:  Schroeder

 

Prima base:  Shermy


Seconda base:  Linus  (e Pig Pen, almeno una volta)

Terza base:  Pig-Pen (e Violet, almeno una volta)


Interbase [Shortstop]:  Snoopy

Esterno sinistro [Left Field]:  Patty  (e Replica, durante il suo unico tentativo)


Esterno centro [Center Field]:  Frieda (e Violet, ogni tanto)


Esterno destro [Right Field]:  Lucy

Tutto cominciò un lontano…

Scopiazzando a man bassa dalla FAQ ufficiale sui Peanuts, quando non avrò niente di meglio da fare (sigh!) pubblicherò qualche curiosità più o meno interessante sulle noccioline.
Comincio dalle date di esordio dei personaggi, si noti la data è scritta in formato americano (mese/giorno/anno anzichè, come da noi, giorno/mese/anno):

    

Charlie Brown  –  10/2/50


(nella stessa strip:
Patty  –  10/2/50

Shermy  –  10/2/50)

 Snoopy  –  10/4/50  
   Violet  –  2/7/51
 Schroeder  –  5/30/51  
   Lucy  –  3/3/52
 Linus  –  9/19/52 (but not named until 9/22/52 … and he’s
also mentioned once before we meet him, when on 7/14/52
Lucy tries to trade him to Charlie Brown for a tricycle)
 
   Pig-Pen  –  7/13/54
 Charlotte Braun  –  11/30/54 (the great “lost” character,
whose booming voice quickly became Lucy’s primary characteristic)
 
  Sally  –  8/23/59 (but first mentioned 5/25/59, and named 6/2/59)
 Frieda  –  3/6/61  
   Faron  –  5/23/61 (Frieda’s cat)
 “5”  –  9/30/63  
   “3” and “4”  –  10/17/63 (5’s younger twin sisters)
 Roy  –  6/11/65  
 

 Peppermint Patty  –  8/22/66 (actual name Patricia Reichardt)
 Jose Peterson  –  3/20/67 (Star player on Peppermint Patty’s baseball team)  
   Woodstock –  4/4/67 (Birds had been appearing in the
strip for years, but that date marks the first bird
with a strong resemblance to Woodstock. He was not
named until 6/22/70)
 Marcie  –  6/18/68 (?) (possibly named Clara at this
early moment; definitely introduced as Marcie
10/11/71…see subsequent question)
 
   Sophie and Shirley  –  6/18/68 (Clara/Marcie’s camp friends)
 Franklin  –  7/31/68  
   Lila  –  8/24/68 (Snoopy’s original owner, although she’s
mentioned by name much earlier)
 Thibault  –  6/4/70 (a bully on Peppermint Patty’s baseball team)  
   Poochie  –  1/7/73 (a girl who played with Snoopy
as a pup, and was the first to call Charlie Brown by his full name)
 Rerun  –  3/26/73 (but first mentioned 5/23/72, and named 5/31/72)  
   Loretta  –  5/22/74 (seller of Girl Scout cookies)
 The Beagle Scouts  –  6/9/74 (They remained anonymous
until 3/27/78, at which point they were named Conrad,
Olivier, Bill, and — of course — Woodstock. Harriet
joined 5/12/80. Wilson was mentioned on 12/2/84; the group
became racially diverse with the arrival of Raymond on
10/13/88, and Fred was introduced 4/2/90. Roy joined the
group 4/18/98.)
 
   The School Building  –  8/31/74 (The date it first manifested thought-balloons)
 Truffles  –  3/31/75 (One of Linus’ quasi-sweethearts)  
   Spike  –  8/13/75 (but first mentioned 8/4/75)
 Belle  –  6/28/76 (but first mentioned 6/22/76)  
   Belle’s unnamed teenaged son  –  6/29/76
 Floyd  –  7/26/76 (camp kid with a crush on Marcie)  
   Ruby, Austin, Leland, and Milo  –  3/11/77 (a very diminutive baseball team)
 Molly Volley  –  5/6/77  
   Eudora  –  6/13/78
 Crybaby Boobie  –  7/5/78 (One of Snoopy’s tennis opponents)  
   Joe Richkid (and his caddy)  –  6/22/81 (plays a golf
tourny against Peppermint Patty)
 “Bad Call” Benny  –  4/16/82 (another of Snoopy’s tennis opponents)  
   Marbles  –  9/28/82 (but first mentioned 9/23/82)
 Harold Angel  –  12/24/83 (a brief appearance, mainly
as a punchline for one of Sally’s malapropisms)
 
   Lydia  –  6/9/86 (Linus has a serious crush on
this girl…who has also called herself many other names:
Rachel, Rebecca, Jezebel, Susan, Sarah, Samantha, Anna,
Ophelia, Polly, and Snowflake)
 Maynard  –  7/21/86 (Peppermint Patty’s school tutor)  
   Tapioca Pudding  –  9/4/86 (Her father is determined to
license everything about her, on lunch boxes, etc.)
 Olaf  –  1/24/89 (but first mentioned 1/16/89)  
 

 Snoopy’s Father  –  6/18/89 (He mentions eight offspring,
but — alas! — we never got a final word on the others…)
 Peggy Jean  –  7/23/90 (Charlie Brown’s summer camp sweetheart,
who calls him “Brownie Charles” … and, as of the last time we
see her, seems to have a new boyfriend, which crushes poor ol’ Chuck)
 
   Larry –  5/28/91 (the minister’s son, who Sally kicks out of her Bible class)
 Cormac  –  7/17/92 (Charlie Brown’s short and rather klutzy camp friend)  
   Royanne  –  4/1/93 (Roy Hobbs’ great-granddaughter)
 Ethan  –  7/14/93 (a summer camp kid)  
   Woodstock’s grandfather –  1/6/94 (brought to life via a diary)
 Andy  –  2/14/94  (and named 2/19/94)  
   Emily  –  2/11/95 (Charlie Brown’s occasional dance partner)
 Joe Agate  –  4/7/95 (a game hustler who takes all of Rerun’s
marbles, until Charlie Brown wins them back)
 
 
 Snoopy’s mother (!)  –  7/26/96
 
Justin  –  11/3/96 (a boy in Peppermint Patty’s class)
 
   The Little Red-Haired Girl (!)  –  5/25/98 (well…sort of,
anyway…she appears in silhouette)
Naomi  –  10/1/98 (a girl who “rescues” Spike after he is
“snatched” into an animal clinic and cured of “everything”)
“Joe Cactus” –  12/8/98 (Spike’s name for his favorite cactus,
when it comes time to write some Christmas cards)

 

Snoopy in Japan

 

Rieccomi dopo essere tornato (ma solo temporaneamente :fluit:) dal magnifico Giappone ad aggiornare questo blog che se non ci fosse dovrei farlo io. La foto sopra riprende la facciata del megastore “Snoopy Town” di Harajuku (sì, lo stesso quartiere di Tokyo che la domenica si anima grazie anche ai cos-play-zoku). Trovato per caso, ci sono entrato, ma ci sono rimasto dentro solo per curiosità -non ho comprato assolutamente nulla, nemmeno una banalissima spilletta- perchè ho trovato tutto quello che c’era dentro contrario all’idea stessa che ho io dei Peanuts.
Prima di tutto va precisato: come si può intuire dal nome del negozio, non è un negozio sui Peanuts (o almeno, lo è in minima parte) ma su Snoopy (e il suo amico Woodstock), perchè ho avuto l’impressione che ai giappo di tutte le noccioline, ad eccezione appunto del nostro bracchetto e del suo amico, non gliene freghi una cippa. Sempre secondo me, e secondo l’idea che mi sono fatto dei gusti giapponesi, i due animaletti, che si somigliano pure, vengono considerati “carini”, allo stesso modo ad esempio dei gatti, dei maialini e dei coniglietti. Charlie Brown, Linus, Lucy e gli altri di “carino” hanno ben poco, e quindi sono trattati con molto meno interesse, pur essendo presenti nel negozio credo più per ragioni di marketing che altro.
Seconda cosa: è la mercificazione allo stato puro di un personaggio di un fumetto, in pratica là dentro c’era qualsiasi oggetto con su Snoopy. Pensate a una cosa qualsiasi e appiccicateci sopra Snoopy: là c’era. Ed a prezzi fuori di testa, tanto che ho desistito dal cercare uno dei tanti ricordini che ho comprato quà e là per il Giappone. Eppure il negozio era strapieno (vabbè, ci sono andato di domenica, ma è il giorno in cui quella zona è più animata) e la gente si muniva di cestino della spesa e comprava valanghe di oggettini con su il tenero bracchetto.
D’altronde l’ha voluto Shultz e/o la sua famiglia, e non sta a me dire se sia giusto o sbagliato, di certo mi è sembrato un po’ troppo: se penso a Watterson che non ha mai, a costo di interromperlo, fatto uscire dalle loro strisce Calvin e Hobbes, credo che comunque la mia preferenza vada a quest’ultimo.
Comunque c’era un mini mini mini Snoopy Store anche nella stazione del mio amato quartire di Ueno, ma ovviamente i prezzi erano gli stessi :eee:

Alcune massime

Spesso la “spiritosità” di una strip la si trova nell’ultima vignetta, in cui un personaggio fa una battuta più o meno fulminante, più o meno inaspettata, capace di strappare un sorriso al lettore più o meno smaliziato…

Il sito [link]http://www.drzap.it/O_Schulz.htm[/link] ne riporta acuni, e io ne riporto alcuni di questi alcuni con la promessa di riportarne altri di mio gusto (COSA?!? Rileggermi più di 4000 strisce!?!   No, bè, darò un’occhiata veloce alle raccolte… ).

Eccone alcune, quindi:


– Lui disse: “Cara, ti ho comprato un cane, si chiama Estrema Riluttanza, cosi’, quando mi allontano per i miei viaggi di lavoro potro’ dire di lasciarti con Estrema Riluttanza”. (Snoopy)

– Ammetto che gli anni sono stati buoni con me, ma i mesi sono stati un po’ villani. (Linus)

– La vita e’ come un cono gelato: bisogna imparare a leccarla! (Snoopy)

– Niente fa piu’ eco di una cassetta della posta vuota. (Snoopy)

– La mia vita se ne va troppo in fretta… L’unica speranza e’ che si facciano gli straordinari. (Snoopy)

– Quando ci si deve alzare alle 7 in punto, le 6 e 59 sono il momento peggiore della giornata! (Charlie Brown)

– Non c’e’ niente di piu’ imbarazzante che abbaiare all’albero sbagliato. (Snoopy)

– Un libro di psicologia non ti e’ di alcuna utilita’ se sei in grado di capirlo! (Lucy)

– Nessun problema e’ cosi’ grande da non potervi sfuggire. (Linus)

– Io amo l’umanita’… E’ la gente che non sopporto! (Linus)

– Amore mio ho fatto tesoro della tua lettera, l’ho letta. Mi ha reso felicissimo. Solo una cosa mi ha contrariato… Hai sbagliato a scrivere il mio nome. (Snoopy)

– L’umanita’ pensa solo a se’.

– Non ti preoccupare del fatto che il mondo possa finire oggi. E’ gia’ domani in Australia. (Marcie)

– Mi hanno vaccinato contro la polio e gli orecchioni. Mi hanno vaccinato contro la varicella, la tosse canina e il morbillo. Poi sono caduto dalle scale. (Charlie Brown)

– La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.

– Storia del Mondo. I vulcani eruttarono. Gli oceani ribollirono. L’universo era in tumulto. Poi venne il cane. (Snoopy)

– Sally: “Qualche mattina mi voglio alzare presto per vedere sorgere il sole”. Linus: “In realta’ non e’ il sole che sorge: e’ la Terra che gira!”. Sally: “… qualche mattina mi voglio alzare presto per vedere la Terra che gira”.

– A volte la notte me ne sto sveglio nel letto e mi chiedo: “Dove ho sbagliato?”, poi una voce mi dice “Ti ci vorrà più di una notte per questo”. (Charlie Brown)

– Oggi la mia relazione è sui dinosauri. Il dinosauro più grande che sia mai esistito fu il bronchiosauro. Si estinse presto. Tossiva moltissimo. (Sally)

– Piperita Patty alla maestra: “Sa cosa diceva Oscar Wilde, signora? Diceva: nulla d’importante può venir insegnato. Niente di personale, signora… Continui pure”.

– Piperita Patty è interrogata. “La risposta? Sì, signora… insomma, no signora… Quale pagina? Oggi? No, signora… Dove? Come, chi? Eh? Mi fa un favore, signora? Faccia di nuovo l’appello per vedere se sono presente!”.

– Ieri ero un cane. Oggi sono un cane. Domani probabilmente saro’ un cane. Sigh! Ci sono poche speranze in un avanzamento. (Snoopy)

– Odio la scuola. Mi fa impazzire. Appena imparo una cosa, vanno avanti con qualcos’altro. (Sally)

– Ho preso il detersivo. Ho deciso di imparare a fare da me. E’ ridicolo che un uomo non sappia fare il bucato… Uffa! Come faccio a mettere la camicia dentro al bottiglione? (Linus)

– Una volta avevo un biscotto al burro ed uno al cioccolato: li amavo entrambi. (Snoopy)

– Non pretendo di avere tutte le risposte. A dire la verita’ non m’interessano nemmeno tutte le domande.

– Non mi piacerebbe per niente essere un bambino appena nato nel mondo d’oggi. Ci sono problemi dappertutto. Se fossi un bebè, non credo che potrei sopportare di sapere cosa mi aspetta. Ecco perché per i primi due anni di vita non ti fanno vedere i giornali.

– La vita è piena di scelte, ma a te non ne viene data alcuna! (Charlie Brown)

– Quando perdiamo, mi sento a terra… Quando vinciamo, mi sento in colpa! (Charlie Brown)

– Se la luce viaggia tanto in fretta, perchè i pomeriggi sono così lunghi? (Sally Brown)

– Le estati volano sempre… gli inverni camminano! (Charlie Brown)

– I peccati dello stomaco ricadono sul corpo intero. (Snoopy)

– I piedi dovrebbero rimanere svegli nel caso ci sia da andare in qualche posto! (Snoopy)

– L’uccello pigro non cattura neppure il verme pigro! (Woodstock)

– La vita è più facile se si teme soltanto un giorno alla volta. (Charlie Brown)

Eccone altre a mio discrezionale parere piuttosto argute:

– Aveva ragione mia nonna: è meglio credere di essere asciutto a metà che sapere di essere tutto bagnato. (Snoopy)

– Fratelli e sorelle non dovrebbero mai far parte della stessa famiglia! (Linus)

Che senso ha giocare se sappiamo che perderemo? (Lucy)

– Per come la vedo io, il mondo non può finire oggi, dato che è già domani in qualche altra parte del mondo! (Lucy…somiglia molto a quella detta da Marcie più sopra)

– Niente rovina il sapore del burro di arachidi come un amore non corrisposto! (Charlie Brown)

– Il segreto della vita è rimpiazzare una preoccupazione con un’altra (Charlie Brown)

– Gli anni sono come le barrette di zucchero: li paghiamo sempre di più, ma diventano sempre più corti (Charlie Brown)

– Come posso andare a scuola se non so nessuna delle risposte? (Sally)

– Non può essere buono un libro di filosofia se qualcuno lo può capire! (Piperita Patty)

– “Il migliore amico dell’uomo” ma non ci invitano mai in nessun posto… (Snoopy, ovviamente)

– Perchè il mio telefono non è mai guasto? (Charlie Brown)