Motivazioni

I cosiddetti “poster motivazionali” mi hanno sempre fatto ridere, anzi doppiamente ridere, la prima volta per i dipendenti che magari ci credono e li prendono sul serio (spero siano pochi, o nessuno), la seconda, con maggiore gusto, per i capi che, pur sapendo che sono delle baggianate, mostrano di voler esercitare un impotente “potere” psicologico che almeno tira su il morale a quelli che la pensano come me. In genere dopo la doppia risata comunque li considero come quello che sono, un’americanata bella e buona, e considero chi lo ha appeso come quello che è, un americanato bello e buono.

Naturalmente anche i Peanuts, con somma gioia del portafogli della famiglia Schulz, sono stati utilizzati per questo genere di poster…


Peccato che Charlie Brown non sia MAI, e sottolineo MAI, riuscito a calciare il pallone tenuto da Lucy…e nel vano tentativo di farlo lo abbia sempre preso in quel posto.


Peccato che Woodstock sia stato spiaccicato centinaia di volte da quel pallone, e a meno che di Woodstock non ce ne fossero 100+1, quel poster dovrebbe essere messo nel paradiso degli uccelli


Peccato che senza Snoopy tutti quegli uccelli, fatti 100 metri, fossero completamente senza orientamento. E peccato anche che Snoopy stesso, il “leader”, senza il padrone dalla testa tonda, non fosse assolutamente in grado di procurarsi nemmeno un croccantino…


Come come come? Dobbiamo raggiungere i nostri “obiettivi” come un cane insegue una palla? O magari inconsciamente lo facciamo già? Più che altro come vedo fare da molti gatti quando li si chiama per attirarli con un “miciomiciomicio”…risponderei, voltando le spalle…”Mavacagà!”


Peccato che, almeno per quanto mi riguarda, dei 4 uccelli 2 siano leccaculo a tempo indeterminato, 1 leccaculo precario ed io (l’ultimo, naturalmente), più preoccupato dell’altezza che del raggiungimento della “cima”, sia a serio rischio di “taglio della corda”…complimenti, gran bel “lavoro di gruppo”!


Su questa in fondo non sono in disaccordo in linea di principio…riesco a nascondere abbastanza bene il mio completo disinteresse per le piccole felicità altrui

In inglese “to make a splash” significa “fare colpo, attrarre l’attenzione, fare impressione”…capisco quando si è FUORI dall’ufficio, che so, con le ragazze (ma c’è qualcuno che ha un poster motivazionale del genere in casa ?!?), ma in ufficio sarebbe di fatto la “legalizzazione” del leccaculismo! Vabbè, rimane spesso (come nel mio caso) un segreto di Pulcinella…”Vieni a lavorare il sabato?” “No, perchè?” “Perchè NOI il sabato lavoriamo” “Io invece ho di meglio da fare. Nulla”

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