Sgridata

Al lavoro, ogni tanto, il tuo capo ti fa una bella “lavata di capo”…più raro che te ne faccia due di fila la stessa mattina, com’è successo al sottoscritto. Ma capita, soprattutto se hai ragione tu e torto lui, e se voglia dare spettacolo o, in gergo lavorativo, dare l’esempio di fronte ai tuoi colleghi. Ai capi comunque spesso e volentieri manca qualche rotella o, in gergo psicologico (che non conosco), manca qualche filtro che consenta di non mancare di rispetto a una persona.

Coperta

coperta

Questa la dedico alle mie gatte, così affezionate ai miei vestiti “puzzolenti”, ai miei accappatoi umidi, ai miei pigiami, ai miei zainetti che odorano di libertà, alle nostre coperte (ebbene sì, anche quelle) che sanno di sicurezza (dai pericoli esterni, ma garanzia che, finchè saranno calde, ci sarà qualcuno a dar loro da mangiare…). E l’ultima poetica vignetta (mi) ricorda con quanta difficoltà, spesso, mi trovo nel coniugare le mie necessità di sonno “comodo” con quella, gattofila, di non spostare il gatto dalla sua pacifica, rilassata e, chissà, forse pure sognante, posizione…

Hockey e giocatori di colore

giocatori-di-colore

Non dimentico che questo piccolo spazio web è in gran parte dedicato alle perverse relazioni tra la mia vita e (alcune, non tutte per fortuna) strisce dei Peanuts. In questo caso non dimentico (anzi ricordo con piacere) una delle mie passioni tele/computervisive, ovvero gli “stand up comedy”. In un breve stralcio di uno spettacolo di Alonzo Bodden, comico “di colore” visto di recente, una delle sue gag era appunto sull’hockey e i giocatori di colore, cui fa esplicito riferimento la striscia pubblicata. Certo trascritta fa molto meno effetto, ma spero sia sufficientemente divertente:

“Mi piace un sacco il Canada.
Unico problema? Non mi piace l’hockey, e sapete perchè?
Perchè l’unica roba nera è il dischetto.
E non fanno altro che picchiarlo coi bastoni.
Invece…il golf, vuoi mettere?”