Pregare

Per correttezza (?!) non citerò il caso specifico, ma quando si è deboli come il sottoscritto spesso si è spinti da altri a fare qualcosa di “buono” del quale non si è pienamente convinti, e che poi genera a catena effetti spiacevoli che spesso sono in aperto contrasto con il motivo per cui (più o meno giustamente) si era compiuta l’azione “cattiva” che aveva portato a fare quella “buona” per compensarla.
(Lo so, non si capisce un czzo, ma mi piace lo stesso…mi ricorda l’astrusa spiegazione, con tanto di grafico su foglio quadrettato, del regista Kim in “Woman on the beach”, fatta per giustificare alla sua amica la propria tendenza alle “scappatelle”).
Ora, è indubbio che il fine non giustifichi i mezzi (almeno secondo me ) ma a volte certe operazioni “di rottura” trovo siano necessarie, soprattutto a chi come me non riesce ad esprimere ed affermare con la dovuta decisione i propri pensieri.
In fondo anche il tiramolla Charlie Brown, ogni tanto, ALZA LA VOCE!!! 

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