E’ tempo di migrare

Sarebbe tempo anche per me di migrare da qualche altra parte, e non solo lavorativamente parlando (sì, lo so, nessuno verrebbe certo a rincorrermi, d’altronde non l’ho mai fatto nemmeno io essendo questo uno dei miei dogmi ). Nella mia personale discesa agli inferi lavorativi (forse è questa “curiosità” sadica che mi spinge a continuare) oggi ho provato l’ebrezza di rispondere piuttosto per le rime ad una curiosa richiesta di auto-flagellarmi pubblicamente per un errore che tra l’altro non ho nemmeno commesso …d’altronde il personaggio in questione, umanamente parlando, è quanto di più feccia abbia offerto finora il panorama variegato della moltitudine di presenti ed ex colleghi. Purtroppo per la società (non l’azienda, ma la nostra sfera sociale) in cui viviamo vi è una moltitudine sempre crescente di persone la cui sovrastima è seconda solo alla loro convinzione di meritare molto di più (degli altri e di quanto hanno attualmente) pertanto non mi stupisce di vedere ovunque, nel pubblico e nel privato, tanti piccoli escrementi che si danno l’aria di uova d’oro, peccato che il buco dal quale sono usciti, anche se vicino, sia quello sbagliato.

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