Massima concentrazione

Visto dall’esterno, oppure stando a sentire quello che ogni tanto dico io stesso, programmare il mio viaggio in Giappone mi aiuterebbe a non pensare alla mia disoccupazione ormai conclamata, in pratica mi terrebbe tranquillo e sereno. In realtà questa programmazione è talmente estenuante e stressante non solo da farmi completamente dimenticare il lavoro che non c’è, ma da succhiarmi quasi tutta la linfa vitale che mi è rimasta. Se a questo si aggiunge la terribile preoccupazione di non poter prenotare i posti dove dormire per paura di dover cambiare all’ultimo momento il tragitto (ovvero dover vagare per una ventina di notti con lo zaino in spalla alla ricerca di un posto dove dormire), diciamo che la contemplazione della natura delle cose (ma anche quella dei ciliegi in fiore) diventa un peso difficilmente sostenibile.
Anche se in fondo dovrebbe essere…soltanto una vacanza!

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