Qualche dettaglio in più sui personaggi

Sempre dalla wikipedia:


Charlie Brown
Charlie Brown è stato ispirato dalla vita stessa di Schultz. Scolaro di terza elementare, Charlie Brown è un adorabile perdente, capace di infinita determinazione e testardaggine, ma che è in definitiva dominato dalle sue ansie e manchevolezze, nonché dai suoi compagni, che approfittano di lui. Il migliore esempio di ciò è la sua squadra di baseball: Charlie Brown ne è l’instancabile organizzatore ed il lanciatore, ma la squadra perde abitualmente (lo storico dei loro punteggi è 2 a 930). Charlie Brown è un terribile lanciatore, costretto a subire colpi che spesso lo scalzano dalla postazione di lancio. Va detto peraltro che l’intera squadra gioca male; l’unica eccezione è Snoopy, il cane di Charlie Brown, che mostra una certa abilità.
Charlie Brown ha anche una grande passione per gli aquiloni, ma i suoi aquiloni finiscono sempre su un albero mangia-aquiloni, quando non subiscono sorti ancora peggiori; un volume di ristampe dei Peanuts giocava su questo passatempo di Charlie Brown con il titolo Go fly a kite, Charlie Brown, che in inglese significa “Vai a far volare l’aquilone”, ma è usato spesso per liberarsi di qualcuno (come il corrispettivo italiano “vai a farti un giro”), a rimarcare la cronica solitudine esistenziale del personaggio. Ogni autunno la sua amica Lucy gli promette di tenere in posizione un pallone da rugby (football negli USA) affinché lui lo possa calciare ed ogni volta lei glielo toglie all’ultimo momento, al culmine della rincorsa, cosicché Charlie Brown vola in aria e piomba immancabilmente sulla schiena. Solo una volta è riuscito a calciarlo, nei primi anni Novanta ed il raro evento è stato perfino parodiato in una sit-com.
Nonostante tutto ciò e nonostante i torti che spesso subisce, Charlie Brown ha molti amici, il migliore dei quali è il fratello di Lucy, Linus, che a volte lo rimprovera, ma che è dalla sua parte. Charlie Brown è anche innamorato di un personaggio noto come la ragazzina dai capelli rossi benché abbia raramente il coraggio di rivolgerle la parola e quando questo accade (incontri che avvengono sempre fuori campo) gli va sempre, immancabilmente male.
Charlie Brown è sempre chiamato per esteso dagli altri personaggi della striscia, mai semplicemente Charlie. Fanno eccezione Piperita Patty (Peppermint Patty nell’originale), che lo chiama “Ciccio” (”Chuck” nell’originale) e la sua amica Marcie, che lo chiama Charles. Per alcuni lettori questo è un segno evidente della cotta che le due hanno per lui che però rimane indifferente alle loro occasionali attenzioni per via della ragazzina dai capelli rossi. In particolare, Charlie Brown riesce a dire sempre le cose sbagliate al momento sbagliato a Piperita Patty (che spesso cerca rassicurazione per via del suo grosso naso e della sua femminilità).
Charlie Brown è praticamente calvo, con un piccolo ricciolo di capelli in fronte. Snoopy si riferisce infatti al suo padrone come al bambino dalla testa rotonda. Veste sempre un maglione giallo (o, più raramente, rosso) con una greca nera a zig-zag attorno alla vita. Della famiglia di Charlie Brown si sa poco, salvo che il padre fa il barbiere. Ha una sorella, Sally, anch’ella personaggio della striscia.
Charlie Brown esclama spesso Misericordia! (”Good grief!” nell’originale) quando è sorpreso o scoraggiato.
Schulz ha dichiarato che avrebbe voluto chiamare la striscia Good Ol’ Charlie Brown, ma la syndication che distribuiva la striscia preferì il nome Peanuts.

La storia
Charlie Brown è uno dei membri originali del cast dei Peanuts, sin dal debutto del 1950, nonché vittima della prima battuta della striscia. A parte alcune differenze stilistiche nel tratto di Schulz dell’epoca, Charlie Brown non è cambiato molto da allora. All’epoca, tuttavia, indossava una maglietta neutra, mentre la greca fu aggiunta entro il primo anno di vita della striscia.
Inizialmente Charlie Brown fu più vivace e giocoso di quanto non divenne in seguito. Faceva scherzi agli altri personaggi ed in alcune strisce traspariva una nota romantica verso Patty e Violet. Era spesso causa di mal di testa per gli adulti (ad esempio faceva cadere a terra gli albi dalle mensole dell’edicola), e fin dall’inizio non era ferrato praticamente in niente.
Charlie Brown è diventato in fretta il prototipo del personaggio perdente, intrappolato tra l’aver cura di Snoopy e l’assedio dei commenti di chi gli sta attorno. Normalmente gli episodi della striscia che lo vedono protagonista includono Charlie Brown che si rifiuta ostinatamente di arrendersi quando una situazione è irrimediabilmente perduta (ad esempio, restare da solo sulla pedana del lanciatore nel campo di baseball sotto il diluvio torrenziale che ha interrotto la partita) o che mostra un’inaspettata abilità in qualche campo che lo tradisce poi crudelmente quando è ad un passo dalla vittoria.

I comprimari
Linus compare inizialmente nella striscia come un neonato, ma crescendo (mentre Charlie Brown ha mostrato sempre la stessa età) è diventato un profondo filosofo ed il miglior amico di Charlie Brown. I due spesso si sostengono a vicenda quando le eccentricità di uno dei due vengono dolorosamente messe a nudo. Anche Linus a modo suo è un perdente come Charlie Brown, vista la sua incapacità di liberarsi dalle sue superstizioni (la coperta, la fede nel Grande Cocomero, la paralizzante paura del palcoscenico, etc.), quindi i due hanno molto in comune.
Negli anni Sessanta i genitori di Charlie Brown danno alla luce una bambina, Sally, che somiglia a Charlie Brown, a parte la chioma bionda. Inizialmente Charlie Brown la adora, ma anche lei diventa poi una spina nel suo fianco assillandolo per essere aiutata nei suoi compiti o rimproverandolo per non capire alcuni concetti (benché sia lei ad essere in torto). Charlie Brown la sopporta stoicamente e con aria colpevole, anche se a volte è stato in grado di lasciare Sally nelle sue convinzioni senza immischiarsene.
Charlie Brown ha tenuto questa condotta finché la striscia si è conclusa, nel 2000. Benché abbia avuto perfino qualche occasionale vittoria, come battere un home run vincente il 30 marzo del 1993, Charlie Brown rimane, nell’immaginario comune, come quella persona che passa un brutto periodo in cui niente gira per il verso giusto. Però Charlie Brown non si arrende mai.

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Snoopy
Snoopy è il nome del cucciolo di bracchetto di Charlie Brown nella striscia a fumetti Peanuts, di Charles M. Schulz. Snoopy cominciò la sua vita nelle striscie come un cane ordinario, ma col passare del tempo si trasformò nel personaggio forse più dinamico delle strisce, e in uno dei più famosi personaggi di fumetti del mondo.

Il personaggio
Snoopy fa la sua prima apparizione nella striscia il 4 ottobre 1950. Nato presso l’Allevamento della Quercia (Daisy Hill Puppy Farm nell’originale), debutta nella striscia come un cane normale, ma col tempo ne diventa uno dei personaggi più dinamici. Non parla – è un cane – ma pensa. Solo pochi altri personaggi hanno la magica capacità di leggerne i pensieri, uno di questi è Woodstock il microscopico uccellino di cui Snoopy capisce la lingua e con il quale intavola spesso delle discussioni.
Una delle prime stranezze di Snoopy è stata il suo dormire sul tetto della cuccia, piuttosto che dentro di essa. Ma le stranezze della cuccia di Snoopy non si limitano a questo, in essa trovano ricovero fra l’altro un Van Gogh, un tavolo da biliardo, un affresco raffigurante la storia della civiltà (realizzato da Linus), una biblioteca, un televisore…
Nelle prime apparizioni Snoopy camminava a quattro zampe, poi ha iniziato a camminare su due zampe, come un essere umano. Ma anche a ballare, pattinare, giocare a pallacanestro e non bisogna dimenticare che Snoopy è anche uno dei componenti della squadra di baseball di Charlie Brown.
Snoopy non sopporta i gatti, e quello dei vicini è un suo arci-nemico. Il gatto dei vicini non compare mai direttamente nella striscia, ma si vedono sulla cuccia gli effetti delle sue tremende zampate. Un altro personaggio che non si vede mai, per il quale Snoopy nutre invece rispetto e timore reverenziale, è il Grande Bracchetto (una sorta di strana autorità canina). Per altro per un breve periodo è Snoopy stesso il Grande Bracchetto, e Woodstock il suo segretario. In tale occasione riesce a impersonare un manager affacendato e stressato (Oggi ho preso centoventi decisioni…. tutte sbagliate!), prima di abbandonare tutto per rifugiarsi da Piperita Patty.
Tra i suoi passatempi preferiti vi sono il tendere agguati a Linus per sottrargli l’amata coperta e tirare di boxe contro Lucy con un unico guantone fissato al naso, unico avversario capace di tenerle testa. Ogni tanto Frieda cerca di convincerlo ad andare a caccia di conigli, ma lui preferisce correre avanti ad avvertirli del pericolo.

Alter ego
Molti dei momenti memorabili dei Peanuts sono legati al sogno di Snoopy di fare lo scrittore (di cui peraltro nessun editore vuol pubblicare gli scritti). Il suo immutabile incipit “Era una notte buia e tempestosa…” proviene dalla novella Paul Clifford, scritta nel 1830 da Edward George Bulwer-Lytton. E lo Snoopy scrittore è stato certamente caro a Schultz, che lo ha scelto per dare il suo addio ai lettori (pubblicato il 13 febbraio del 2000). Ma lo scrittore è solo uno dei sui moltissimi alter ego, primo fra tutti il pilota della prima guerra mondiale. Per questo personaggio indossa sciarpa ed occhialoni e vola a bordo del suo Sopwith Camel – in effetti, la sua cuccia – combattendo il Barone Rosso la cui presenza è rivelata dai fori di pallottola che questi lascia sulla cuccia. Alle eroiche gesta del fantastico pilota è dedicata anche una canzone di Giorgio Gaber.
Snoopy diventa anche Joe Falchetto (Joe Cool nell’originale) mettendosi gli occhiali da sole – secondo la moda dell’epoca – ed atteggiandosi a studente di college nullafacente. È anche un avvocato, un giocatore di hockey su ghiaccio e di football, un avvoltoio, un soldato nella guerra d’indipendenza degli Stati Uniti, un legionario, un capo scout e perfino astronauta solo per citare alcuni dei circa centocinquanta ruoli da lui impersonati nel corso degli anni.
Il contrasto tra l’esistenza di Snoopy in un mondo di fantasia e la vita terrena di Charlie Brown è un cardine dell’umorismo e della filosofia dei Peanuts.

Fratelli e sorelle
Snoopy ha otto tra fratelli e sorelle (Andy, Belle, Marbles, Molly, Olaf, River, Spike e Pallino) che appaiono raramente nella striscia. Il più frequente è Spike, che vive nel deserto ed è amico di un cactus.

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Lucy
Lucy van Pelt è un personaggio della striscia a fumetti Peanuts di Charles M. Schulz.
Lucy è la sorella maggiore di Linus e di Replica. È una bambina che – dice lei – avrebbe rinunciato volentieri all’asilo se le avessero permesso di iscriversi all’accademia militare.
Ha una personalità forte, scorbutica e cinica ed è spesso cattiva con gli altri personaggi della striscia, in special modo con suo fratello e con Charlie Brown.
Lucy appare nella striscia per la prima volta nel 1951 come una bimba dagli occhi grandi che tormenta in continuazione il padre. Quasi subito dopo, Schulz ha eliminato i cerchi attorno agli occhi e l’ha fatta crescere portandola ad un’età simile a quella degli altri personaggi. Presto si è evidenziato il suo carattere di bambina prepotente, sarcastica, manesca e dotata di pochissima pazienza. Nel tempo libero tira di boxe – l’unico avversario in grado di metterla in difficoltà è Snoopy – oppure si lancia a tutta velocità con la bicicletta sugli elaboratissimi castelli di sabbia costruiti dal fratello Linus.
Il tormentone più famoso che la vede protagonista è quello in cui, dopo aver promesso a Charlie Brown di tenergli un pallone affinché lui lo calci, glielo toglie all’ultimo momento. Questo rito annuale è uno dei più famosi nell’universo dei Peanuts.
Lucy è sempre irritata dal comportamento del suo fratello minore ed è particolarmente esasperata dal suo attaccamento morboso alla coperta, che lei tenta invano di sottrargli per fargliela sparire.
È possibile trovare spesso Lucy dietro il suo “chiosco psichiatrico”, parodia dell’americanissimo banchetto di strada con cui i bambini vendono la limonata ai passanti. Qui Lucy dispensa per cinque centesimi consigli di incredibile rozzezza agli altri personaggi della serie – molto spesso un ansioso ed insicuro Charlie Brown – che escono dall’incontro tutto fuorché rincuorati. Il “chiosco psichiatrico” è un primo esempio di come Schulz volle orientare la sua striscia verso uno humour più adulto nel tentativo di renderlo adatto ad un pubblico di tutte le età.
Solo un personaggio è capace di sgretolare la corazza di Lucy, lasciandola tenera e vulnerabile: Schroeder, il piccolo pianista devoto all’arte ed a Beethoven, crudelmente indifferente alle sue avances ed alle sue proposte di matrimonio.
Anche Lucy gioca nella squadra di baseball di Charlie Brown, come esterno destro, e si rivela essere una giocatrice mostruosamente loquace ed incapace.

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Linus
Linus van Pelt è il migliore amico di Charlie Brown nella striscia a fumetti Peanuts di Charles M. Schulz.
Benché molto giovane, Linus è molto saggio ed è, con le sue frequenti citazioni delle Sacre Scritture, di fatto il filosofo ed il teologo della striscia. È anche l’inventore di una divinità personale, il Grande Cocomero che, come una sorta di Babbo Natale, una volta l’anno – la notte di Ognissanti – appare nell’orto di cocomeri più sincero e parte a distribuire doni ai bambini del mondo. Linus ovviamente spera ogni anno che il suo orto sarà il prescelto ma ciò non avviene mai. Anche per questo Linus rimane l’unico a credere al Grande Cocomero; i suoi tentativi di convertire di volta in volta gli altri personaggi falliscono per l’evidente insuccesso della lunga e vana attesa notturna nell’orto.
Linus compare per la prima volta con una coperta azzurra – da lui chiamata coperta di sicurezza – ed il pollice in bocca il primo giugno del 1954. Da allora non ha più abbandonato la sua coperta. L’unica volta che ci riuscì fu con l’ausilio di Snoopy che, su ordine dello stesso Linus, la custodì senza farsi commuovere dalle sue implorazioni, facendone due giacche sportive – una per lui ed una per l’amico Woodstock-, ma Charlie Brown, credendo di fare del bene, gliene regalò una nuova facendolo ricadere nel “tunnel”.
Sally è innamorata di Linus e lo chiama “dolce babbu” (”sweet baboo” nell’originale) o “scimmiottino d’oro”, ma non ha speranze di essere ricambiata, avendo Linus una cotta per la sua maestra di scuola, Miss Othmar.
L’interesse di Linus per religione e filosofia è un modo per sottrarsi alle continue prepotenze della sorella maggiore, Lucy. In tempi recenti nella striscia è anche comparso un terzo fratello più giovane, Replica (Rerun nell’originale) che è praticamente un gemello più piccolo di Linus, già traumatizzato dalle uscite in strada sul retro della bicicletta della madre.
Linus generalmente gioca in seconda base nella squadra di baseball di Charlie Brown, non rinunciando neanche in quest’occasione ad avere la coperta con sé. È capace di costruire castelli di sabbia incredibilmente magnifici e complessi, che fanno sfigurare quelli di Charlie Brown e che hanno generalmente vita breve se nei paraggi c’è Lucy con la sua bicicletta. Ha inoltre una predisposizione sfrenata all’uso della fantasia, come testimonia l’invenzione o l’utilizzo fantasioso di vari animali “feroci” -conosciuti solo da lui e da Snoopy- di cui ha il terrore, come i burropardi (terribili leopardi che vivono solo nei burroni), le vipere cornute ed i rospi smeraldini.
A Linus è stata, poi, intitolata la rivista di fumetti umoristici Linus, una delle prime a presentare in Italia, in maniera filologica, le strisce dei Peanuts.

6 thoughts on “Qualche dettaglio in più sui personaggi

    • Ahimè, la wikipedia non riporta nulla di particolarmente interessante sulla storia di Woodstock che non sia direttamente desumibile dalle strip…ricordo che c’è spesso stato addirittura il dubbio sul sesso del nostro (o nostra?) Woodstock, dubbio fugato quando ha presentato a Snoopy la sua fidanzata Harriet…
      Sempre sulle strane “tendenze” di Woodstock, ricordo che si è innamorato persino di fiocchi di neve e vermi…
      Sempre a proposito di uccelli, Shultz ha affermato quanta fatica abbia messo nel far “funzionare” la loro figura…all’inizio erano più grandi, un po’ sproporzionati e disegnati malino…quando ha cominciato a farli più piccoli e, soprattutto, imitando la forma del muso di Snoopy, bè, sappiamo il successo che hanno avuto.
      Un’ultima annotazione: qualcuno si chiederà che razza (intesa come specie) di uccello sia Woodstock…bè, non s’è mai saputo! Anche perchè non lo sa nemmeno lui!

    • La metto io (presa da http://it.wikipedia.org/wiki/Schroeder)…

      Schroeder è un personaggio della striscia a fumetti Peanuts di Charles M. Schulz.
      È un bambino che ama suonare il suo pianoforte giocattolo, cosa che fa con grande bravura, ed ha una profonda venerazione per Ludwig van Beethoven di cui il 16 dicembre di ogni anno festeggia l'anniversario della nascita. È anche oggetto dell'amore non corrisposto di Lucy, che spesso si adagia sul piano mentre lui suona per tentare l'ennesima, inutile avance.
      Schroeder è anche il ricevitore (catcher) della squadra di baseball di Charlie Brown.
      Il personaggio di Schroeder compare nella striscia nel 1951 come un neonato, ma nell'arco dei tre anni successivi raggiunge un'età simile a quella degli altri personaggi della striscia. Al debutto non mostrava caratteristiche particolari, ma quando Schulz volle inserire nella striscia il pianoforte giocattolo della figlia Meredith, lo diede al suo ultimo personaggio, creando così lo Schroeder che tutti gli appassionati della striscia oggi conoscono.
      Sin dalla sua prima comparsa al pianoforte giocattolo, Schroeder ha sempre suonato pezzi di musica classica con la bravura di un virtuoso, nonostante gli evidenti limiti dello strumento. La bravura di Schroeder viene resa graficamente da Schulz tramite l'inserimento di intricatissimi spartiti nel riquadro della striscia. Si è detto che l'idolo di Schroeder avrebbe dovuto essere Bach, ma Schulz preferì Beethoven perche “suonava più buffo”.
      Schroeder è un bambino calmo ed impassibile, felice della sua musica; l'unica cosa capace di farlo arrabbiare è sentire che qualcuno non tributa a Beethoven un'ammirazione pari alla sua. E Lucy, perfidamente, spesso lo stuzzica in questo suo punto debole.

      • C'è un'inesattezza, penso…nella versione inglese della wikipedia si scrive Schulz once revealed that he had originally planned to depict Johannes Brahms as Schroeder's favorite, but decided that Beethoven simply sounded “funnier”.
        …che poi è il musicista citato nella mia ultima striscia

        Due annotazioni curiose: Schroeder è uno dei pochi, con Linus, a portare un po' di rispetto a Charlie Brown quando quest'ultimo veste i panni dell'allenatore della loro squadra di baseball. Per quanto riguarda il suo piano, da notare come Schroeder trascenda i limiti del suo piano-giocattolo (dotato di una sola ottava e coi tasti neri…dipinti) suonando sinfonie che di ottave ne richiederebbero ben più d'una

      • Di Scroeder poi ricordo sempre volentieri le vibranti proteste a seguito delle effusioni mostrate da Lucy sul campo da baseball…”Molestie sessuali in campo!”

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