Anch’io di fatto mi sono arreso ai fatti di fronte a un lavoro che (per me) non c’è -protestando, si fa per dire, lavorando di fatto gratis e senza un contratto-, a un consumismo che ti dà del bugiardo se trovi che un telefonino appena comprato ti duri poco più di una telefonata e 10 sms, a un medico che ti dice che se le carte dicono che non hai nulla…non hai nulla, anche se non ci vedi più da un occhio.
Sto disimparando (se mai l’ho imparato, ma credo mi sia entrato da un orecchio e uscito dall’altro, con questo si può riassumere la mia sordità) a vivere e accettare questa società furba e opportunistica, senza peli sullo stomaco, senza rimorsi e senza morali e principi, ottimamente rispecchiata, riassunta e concentrata (il vino buono sta nella botte piccola) nel nano votato da suoi degni e meschini rappresentanti.