Alla facciaccia di chi ritiene che le mail siano “facili e non reali” (sic!) io le ritengo un modo di esprimersi molto meno superficiale della miriade di cazzate che si sparano durante un anonimo weekend passato in uno dei soliti bar rumorosi, dove se non bevi qualcosa rischi non solo di non dire, ma soprattutto di farti venire il dubbio sull’intelligenza media (media, ho scritto! Perchè c’è sempre qualcuno che l’abbassa molto più di altri…e potresti essere proprio te stesso! ) dei commensali.
Quanto alla facilità, basta confutarla col fatto che la trasmissione orale ha ceduto il passo a quella scritta da centinaia di anni…inoltre non tutti possono permettersi di PARLARE alla stessa maniera in cui scrivono, proprio per non contravvenire a quelle regole per cui “quando sei fuori la sera, devi parlare da ubriaco anche se non lo sei”, giusto per non aumentare troppo il ridotto numero di parole italiane usate. Quanto alla non realtà, non mi pare proprio che uno scriva controvoglia o scriva cose che non vorrebbe scrivere (anzi, se scrivi una cazzata puoi tranquillamente tirarci una riga sopra…parlando ci si dovrebbe scusare di quello appena detto, ma è un vezzo che nessuno oggigiorno usa più). Il fatto è che spesso l’impulsività di qualcosa detta al momento, senza rifletterci troppo, è considerata più “reale” di qualcosa pensata, su cui si ha riflettutto e che si considera la migliore tra le ipotesi fatte. Fa nulla se, e qui chiudo il cerchio, la maggior parte delle cose dette in questa maniera entrano nel novero delle “cazzate che si sparano ecc. ecc.”. Contenti voi…

Ah, certo, la strip…
Riassume perfettamente le mie sensazioni quando devo rispondere a una mail internazionale…infatti spesso lo scrivo, ma pare che non sempre sia “accolta” come battuta. Vabbè, forse è il caso che aggiorni un po’ il mio modo di scrivere, forse poco “modern” e “cool”.