E’ ufficiale (più o meno): potrei aver aperto nuovamente il mio cuore di carbonio (temperatura di fusione alla pressione atmosferica: 3727 °C), è bastato che le soavi parole di una ragazza appena conosciuta bussassero perchè il catenaccio che pareva ormai completamente arrugginito si sbriciolasse come gli iceberg per l’effetto serra.
Ma non c’è da preoccuparsi se è in agguato l’ennesima inculata, il mio buco del culo somiglia ormai sempre più alle valvole a nido di rondine cardiache: tutto fluisce in una sola direzione